INFLAZIONE, DEBITO e TASSI? Nel 2030 l’ORO oltre i 7.000 dollari l’oncia
Data: venerdì 4 marzo 2022

Le politiche di debito stanno praticamente all’ opposto dell’oro, in modo pressoché matematico e oggi, in piena crisi coronavirus, siamo proprio all'inizio di un nuovo "recupero", con l’oro che nei prossimi anni – essendo il debito Usa e quello mondiale ai massimi di tutti i tempi, e destinato ad aumentare ancora – offre secondo gli esperti delle prospettive incredibili.

In termini di tassi di interesse (o debito), l’oro – pur vicino massimi storici come quotazione assoluta in dollari o in euro – è in realtà ai minimi reali. Il prezzo dell’oro, inoltre, è stato a lungo mantenuto artificialmente basso e potrà recuperare quanto non ancora raggiunto a causa di un secolo di abuso monetario. 

Tenuto conto dei tassi e delle previsioni di inflazione sul lungo termine, l’analista Charlie Morris ha di recente calcolato, nella rivista “The Alchemist” della London Bullion Market Association, che nel 2030 l’oro potrebbe passare dagli attuali circa 1.800 a circa 7.400 dollari l’oncia con un premio reale, al netto dell’inflazione e delle variazioni dei tassi d’interesse, del 21%.

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