TORINO - Carlo Alberto, 1831-1849. - Medaglia 1847 di grande modulo opus G. Ferraris.
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CA156580 TORINO
Carlo Alberto, 1831-1849. Medaglia 1847 di grande modulo opus G. Ferraris.
Æ gr. 171,51 mm 71
Dr. CARLO - ALBERTO. Testa nuda del re a d. Rv. LEGA DOGANALE. Tre figure allegoriche (il Piemonte, lo Stato Pontificio, la Toscana) si stringono la mano; sullo sfondo, il sole nascente dietro la cattedrale di Superga; a d., una locomotiva e montagne; in esergo, TORINO DECRETAVA / 1847.
U. di S. n. 2214; John. 2214.

FDC

La Lega doganale è stata un tentativo di unione doganale tra gli Stati italiani preunitari – promosso da Papa Pio IX nel 1847 – volto a realizzare l'unificazione economica (e in prospettiva politica) dell'Italia in senso federale. lL progetto di Lega doganale di papa Pio IX prevedeva che gli Stati italiani preunitari, mantenendo la propria sovranità ed autonomia politica, si unissero in un accordo economico e commerciale volto a favorire la loro integrazione economica. L'accordo avrebbe comportato la caduta delle barriere doganali e l'adozione di una tariffa doganale comune, che avrebbe così semplificato il commercio e lo sviluppo economico all'interno degli Stati aderenti. Il progetto di Pio IX si ispirava direttamente allo Zollverein tedesco, il quale fu costituito nel 1834 e contribuì in maniera determinante all'unificazione federale della Germania nel 1871. Il fine implicito della Lega doganale era pertanto quello di avviare un processo di integrazione economica che avrebbe avuto come esito inevitabile e naturale l'unificazione politica federale degli Stati aderenti per mezzo della creazione di una Confederazione politica. La proposta di Lega Doganale fu accolta con poco entusiasmo dal re Carlo Alberto di Sardegna; egli infatti non aspirava all'unificazione d'Italia per vie federali poiché era propenso ad una guerra aperta contro l'Austria, dalla quale il suo Regno avrebbe potuto ottenere significativi incrementi territoriali. Evitò quindi di prendere una decisione immediata, affermando prudentemente che doveva prima confrontarsi con il ministro delle finanze sulle questioni tecniche dell'operazione. Poiché tale risposta fu annunciata e rinviata diverse volte nel tempo, mons. Corbuli Bussi (sulla base delle indicazioni fornitegli del cardinal Segretario di Stato Ferretti e a questi dal Tesoriere mons. Morichini) sollecitò a Carlo Alberto una risposta d'indirizzo politico generale circa il suo interesse a partecipare alla Lega, facendo notare come le questioni tecniche dell'operazione sarebbero state affrontate in un secondo momento, in un apposito Congresso convocato dalle parti contraenti. Tale osservazione permise di sbloccare la situazione di stallo che si era venuta a creare, e si concluse con la manifestazione di adesione da parte del Re di Sardegna. Il 3 novembre 1847 furono quindi firmati a Torino i Preliminari della Lega Doganale tra lo Stato Pontificio, il Regno di Sardegna e il Granducato di Toscana; tale accordo prevedeva la convocazione di un Congresso destinato a regolamentare gli aspetti tecnici della Lega una volta che fosse stata ottenuta la partecipazione ad essa del Ducato di Modena e del Regno delle due Sicilie. L'adesione del Ducato di Modena, piccolo stato, era essenziale poiché avrebbe consentito la continuità territoriale da Roma al Piemonte. Esso infatti confinava sia con il Granducato di Toscana che con il Regno di Sardegna.
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