VITERBO
Sisto IV (Francesco della Rovere), 1471-1484. Bolognino papale.
Mi gr. 0,93
Dr. •SIXTVS✿ • - •✿P P•III •. Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate entro quadrilobo. Rv. •S•LAVREN' - •D•VITERB•. San Lorenzo sulla graticola.
Munt. 63; B. 480.
Rarissimo. Piccola frattura di conio. BB
La tradizione narra che l'arcidiacono Lorenzo dirigeva le attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano oltre 1500 persone fra poveri, orfani, vedove e malati. Catturato durante la persecuzione voluta dall’Imperatore Valeriano (in carica dal 253 al 260 d.C.), gli promisero salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa.
Il 10 agosto del 258, Lorenzo si presentò alla testa di un folto corteo di cristiani dicendo: “Ecco questi sono i nostri tesori, sono tesori eterni, e non vengono mai meno, anzi crescono”. Questa azione decretò la sua condanna a morte, ma l’intrepido coraggio di Lorenzo perdurò anche nel momento del martirio, tanto che urlò ai suoi carnefici:“Giratemi, perché questo lato è già ben cotto”. Dopo essere stato girato aggiunse: “Adesso sono pronto per essere portato a tavola”.