VENEZIA
Iacopo Tiepolo Doge XLIII, 1229-1249. Bolla plumbea.
Pb gr. 39,89 mm 41
Dr. • IA • TEVPVLO - (lungo l’asta a s.) DVX - (lungo l’asta a d.) S / C / S - MARCVS. Il doge stante, di tre quarti, tiene con la mano d. il vessillo e con la s. il rotolo della promissione dogale; a d., San Marco assiso su trono, tiene con la mano d. il vessillo e con la s. il Vangelo, chiuso, appoggiato sul ginocchio. Rv. IACOB’ / TEVPVLO DI / GRA VENETI / E: DALMATIE / ATQ’ CHRO / DVX.
Legenda disposta su sei righe.
Cecchetti n. 5; Inv. Correr n. 1; Gamb. 27
Estremamente Rara. BB/SPL
Ex Asta Finarte 1992 lotto n. 36.
Questo tipo, introdotto durante il dogado di Pietro Ziani, presenta diversi cambiamenti rispetto al precedente. San Marco veste abiti pontificali: dalmatica, casula (o pianeta), al di sopra della quale una lista ornata di croci, siede su un trono più ricco e ornato, munito di schienale. Il Doge porta un mantello ornato di clavi che scende rigido, in capo porta un berretto schiacciato con ai lati due ciuffi di capelli, forse dei pendilia, nei quali qualcuno ha ravvisato il camauro. Come nel tipo precedente, all’apice del vessillo vi è una croce formata da quattro perline. Si nota un affinamento nella fattura e una maggior cura dei particolari, l’immagine del Santo prende le distanze dal tipo precedente del “Pantocrator” bizantino.