PIACENZA
Odoardo Farnese, 1622-1646. Ducatone 1626.
Ag gr. 31,36
Dr. ODOARDVS FAR PLAC ET PAR DVX V. Busto corazzato con gorgiera a d. e mascherone sul petto. Rv. S ANTONS MART PROT PLAC. Sant’Antonino, nimbato, a cavallo verso d., regge le briglie ed un vessillo; in esergo, MDCXXVI.
CNI 11/12; MIR 1163/1.
Rara. Bella patina. q. SPL
Il ducatone piacentino ad alto titolo d’argento (ben 951 millesimi) non può essere qualificato come moneta d’ostentazione in quanto coniato per necessità dei commerci ed in modo specifico per i grossi pagamenti che si effettuavano nelle fiere. Piacenza era allora una capitale bancaria mondiale per i trasferimenti di capitali. Gli zecchieri piacentini non erano vincolati dal volume, relativamente modesto, di coniazioni ordinate dal Duca, ma prestavano i loro servigi ai banchieri delle “fiere dei cambi”, stabilendo così rapporti con i grandi centri finanziari del tempo.
Odoardo Farnese, nato nel 1612, salì al trono ducale all’età di dieci anni con la reggenza dello zio cardinale Odoardo e della madre Margherita Aldobrandini fino al 1626. Nell’ottobre del 1628 sposò a Firenze Margherita de’Medici, figlia del Granduca di Toscana. Copiosa fu la quantità di monete d’oro e d’argento coniate nelle sue zecche.