MIRANDOLA
Ludovico II Pico, 1550-1568. Giulio o Paolo.
Ag gr. 2,89
Dr. LVDOVICVS P II MIR CON Q DNS. Stemma inquartato ornato. Rv. S POSSIDONIVS MIR EPI. San Possidonio, seduto verso s. regge pastorale, benedicente.
CNI 12/13; MIR 504; Bel. 6.
Rarissimo. Bel BB
Poche e confuse sono le notizie lasciate dal Santo. Secondo la cronaca medievale della chiesa di San Pietro di Reggio Emilia, sarebbe stato un presbitero di origine greca (Tebe) le cui reliquie sarebbero arrivate dalla Apulia a Garfaniana (nei pressi di Mirandola), cittadina che mutò poi il nome in San Possidonio. Questo trasferimento di reliquie avvenne grazie al vescovo di Reggio Emilia Azzo (IX secolo), per concessione dell'imperatore Ludovico il Pio (778-840).
Il 20 settembre 1769, durante i lavori per la costruzione della nuova chiesa dedicata al santo, fu rinvenuta una cassa di marmo sotto il pavimento della chiesa di San Possidonio. Solo l’11 maggio 1937 i resti furono riconosciuti ufficialmente come reliquie di San Possidonio da parte del vescovo di Carpi.