FERRARA - Ercole II d’Este, 1534-1559. - Testone.

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FERRARA - Ercole II d’Este, 1534-1559. - Testone.
ASTA BATTUTA n. 11 - 14 Maggio 2017 - Lotto 477
FERRARA
Ercole II d’Este, 1534-1559. Testone.
Ag gr. 7,67
Dr. HERCVLES FERRAR DVX II Testa a d. Rv. Idra dalle sette teste su tizzoni ardenti.
CNI 28; Ravegnani-Morosini 4; MIR 255; Bel. 14.

Molto Raro. Patina scura. Buon BB/q. SPL

Affrontare l’idra di Lerna fu la seconda fatica di Ercole. Questo mostro aveva corpo di cane e molte teste a forma di serpente, da cinque a cento, a seconda delle versioni del mito. Viveva in una tana sotto un platano presso la sorgente del fiume Amimone e si aggirava nella palude di Lerna nei pressi di Argo. Era l’aveva addestrato appositamente per uccidere Ercole e gli aveva dato un gigantesco granchio che gli doveva servire come diversivo nello scontro. L’eroe cercò di uccidere l’idra con la spada, la colpì e poi chiese l’aiuto del nipote Iolao, il quale con un tronco infuocato bruciò i monconi in modo che non nascessero nuove teste su quelle mozzate. Dopo aver reciso tutte le teste mortali, Ercole tagliò l’unica immortale e la seppellì sotto una roccia nella strada che da Lerna conduceva ad Elea. Questo mostro è il simbolo delle molteplicità del male e del suo perpetuarsi, ma indica anche l’invidia e la malignità. Le sette teste con le quali l’idra era solitamente rappresentata potevano in epoca tardo-medioevale raffigurare anche i sette peccati capitali. Il Ravegnani Morosini dà una diversa interpretazione di questo rovescio, ritenendo che l’idra “… sia stata riesumata indubbiamente per simboleggiare la malaria che sarebbe stata debellata attraverso il risanamento voluto dal duca, così come l’uccisione dell’idra era stata una delle fatiche del mitologico Ercole che aveva sgominato il serpente dale sette teste nella palude di Lerna”.
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