VENEZIA - Giovanni Pesaro Doge CIII, 1658-1659. - Osella anno I, 1658.

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VENEZIA - Giovanni Pesaro Doge CIII, 1658-1659. - Osella anno I, 1658.
ASTA BATTUTA n. 4 - 26 e 27 Ottobre 2012 - Lotto 1663
VENEZIA
Giovanni Pesaro Doge CIII, 1658-1659. Osella anno I, 1658.
Ag gr. 9,19
Dr. San Marco in trono scolpito, benedice con la d. e porge con la s. il vessillo al Doge genuflesso che lo riceve con la s., mentre porta la d. al petto; all'esergo, N C (Nicolò Contarini). Rv. RELIGIONE ET CONSTANTIA La Religione velata, stante a s., porta una croce sulla spalla d. e regge con la s. un turibolo; la Costanza elmata, stante a d., regge con la s. una lancia e protende la d. verso l'alto; all'esergo, ANNO I.
CNI 63; Paolucci 141.

Rara. q. BB

Il Doge fu accanito sostenitore dell’espansione veneziana nel Mediterraneo e contrario alla perdita dei possedimenti. Già una decina di anni prima si oppose alla proposta del Maggior Consiglio di cedere Candia e convinse il Senato a continuare la guerra. Dopo la morte di Lazzaro Mocenigo, la resistenza interna al proseguimento delle operazioni militari contro i turchi si fece più forte, anche a causa della richiesta del Gran Visir di una resa incondizionata dell'isola di Candia. Giovanni Pesaro, contrario a questa pretesa, contribuì personalmente con 6000 ducati alle spese di guerra.
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