VENEZIA - Sebastiano Venier doge LXXXVI, 1577-1578. - Osella anno I, 1577.

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VENEZIA - Sebastiano Venier doge LXXXVI, 1577-1578. - Osella anno I, 1577.
ASTA BATTUTA n. 4 - 26 e 27 Ottobre 2012 - Lotto 1487
VENEZIA
Sebastiano Venier doge LXXXVI, 1577-1578. Osella anno I, 1577.
Ag gr. 9,70
Dr. San Marco seduto in trono a s., benedice con la d. e porge con la s. il vessillo al Doge genuflesso che regge nella d. un ramo di palma, mentre un angelo alle sue spalle gli impone il corno dogale. Rv. MAGNA DEI MISERICORDIA SVP N OS (Grande è la Misericordia del Signore sopra noi) Veduta di Venezia con alcune navi e tre grandi galere alla fonda; in alto, il Redentore con le braccia aperte.
CNI 104var; Paolucci 60.

Rarissima. Colpetti sul bordo. q. SPL

Sicuramente uno tra i migliori esemplari apparsi sul mercato numismatico.Sebastiano Venier partecipò a numerose imprese militari in Oriente e divenne Procuratore di San Marco. Nel 1570 fu tra gli artefici della vittoria veneziana a Lepanto, dove riportò una ferita che lo rese claudicante per il resto della vita. Al ritorno in patria fu ricevuto con ovazioni di giubilo indescrivibili e poco dopo fu eletto unanimemente Doge. In questa osella, che vuole ricordare la sua partecipazione a Lepanto, viene raffigurato con in mano un ramo di palma, portatore di pace, mentre l’ angelo gl'impone il corno dogale a premio della vittoria conquistata. Al Rv. è evidente l’allusione alla peste che afflisse la città per due anni, la cui fine fu pubblicamente sancita il 21 luglio 1577. La legenda ha affinità con il passo dell'inno Te Deum Laudamus: «fiat misericordia Tua, Domine, super nos», che si riferisce alla fine del flagello.
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