VENEZIA - Morosina Morosini, moglie del doge Marino Grimani. - Medaglia (Osella) per l’incoronazione a dogaressa di Morosina Morosini Grimani 1597.

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VENEZIA - Morosina Morosini, moglie del doge Marino Grimani. - Medaglia (Osella) per l’incoronazione a dogaressa di Morosina Morosini Grimani 1597.
ASTA BATTUTA n. 13 - 10 Novembre 2018 - Lotto 824
VENEZIA
Morosina Morosini, moglie del doge Marino Grimani. Medaglia (Osella) per l’incoronazione a dogaressa di Morosina Morosini Grimani 1597.
Æ gr. 11,54 mm 30
Dr. MAVROCENA MAV - ROCENA. Busto velato di Morosina Grimani a s., con corno dogale, con abito riccamente ricamato e con una collana da cui pende una croce. Rv. MVNVS / MAVROCENAE / GRIMANAE / DVCISSAE / VENETIAR / 1597. Iscrizione e data disposta su sei righe.
cfr. CNI 348; Paolucci 285; Gamb. 588; Werdnig 85.

Rarissima. SPL

Morosina Morosini fu fatta incoronare dal marito, il Doge Marino Grimani, il 18 maggio 1597, all'età di 52 anni. I festeggiamenti furono straordinari e fu proprio in questa occasione che fu distribuita la medaglia qui descritta. Questa emissione, per consuetudine, viene impropriamente definita osella, ma in realtà si tratta di una medaglia in quanto le oselle vere e proprie venivano coniate tutti gli anni e circolavano regolarmente. Le emissioni con le Dogaresse furono emissioni molto limitate e di peso irregolare. Morosina Morosini è raffigurata con vesti tipiche: un manto riccamente ricamato con oro e argento ed il capo coperto dal corno dogale. L’incoronazione delle Dogaresse era stata pratica comune sino al 1450, fu poi interrotta per più di cento anni, e reintrodotta da Lorenzo Priuli, che nel 1557 incoronò la propria sposa, Zilia Dandolo. Con ogni probabilità questo lungo periodo d’interruzione fu la conseguenza dell’eccessivo sfarzo di questi avvenimenti e alle sontuose elargizioni che la Repubblica faceva in queste occasione al popolo. Donativi che, evidentemente, gravavano pesantemente sul bilancio delle Serenissima, e che portarono verso la metà del XVII secolo il Maggior Consiglio a decretare che l'incoronazione della dogaressa non dovesse più aver luogo in quanto inconciliabile con le disponibilità economiche dello Stato.
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