BOLOGNA
Pio VI (Giannangelo Braschi), 1775-1799. Testone 1786.
Ag gr. 7,82
Dr. PIVS• VI• - PONT •MAX•. Busto a d., con zucchetto, mozzetta e stola; sotto, 30. Rv. ✶BONONIA✶ - ✶DOCET✶ 1786✶. Stemma della Città sormontato da maschera leonina.
CNI 237; Munt. 216; Tipo Ch. 1057; B. 3049; MIR 2833/8; Bdn 2375.
Rarissimo. Bel BB
Conservazione ottima per il tipo di nominale. Riteniamo trattasi di moneta estremamente rara, pochissimi esemplari conosciuti in collezioni pubbliche e private sia per la data che per il ritratto di Pio VI: infatti, fu usato un punzone diverso dai soliti usati dal Tadolini e dal Balugani (come si può notare dalla forma dell’occhio e dallo spessore dei capelli sulla nuca). Questo punzone del dritto, che fu utilizzato solo per pochissimi esemplari con data 1786, sicuramente si ruppe durante l’utilizzo e non più ripristinato: la rottura del conio, purtroppo, era un fatto consuetudinario all’epoca in zecca. La sigla GP si riferisca allo zecchiere Girolamo Pignoni (da incisori e conii della zecca di Bologna di “Chimienti-Cassanelli” conservati nel Museo Civico di Bologna, 1 volume pag. 207).
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09/11/2025 07:00:00
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