VENEZIA
Nicolò Duodo (patrizio e cavaliere del S.R.I.), 1657-1742. Medaglia 1720 opus G. Ortolani.
Æ gr. 42,67 mm 50,8
Dr. NICOLAVS DVODO - COMES ET EQ. Busto a s. con lunga parrucca; sotto, IO ORTOL F. Rv. ROMANIS BASILICIS PARES (Pari alle basiliche romane). Veduta di Monselice, del Santuario delle Sette Chiese e della Rocca.
Molinari 113; Voltolina 1411.
Molto Rara. Graffietti al dr. davanti al volto. q. FDC
Dagli inizi del XVI secolo i patrizi veneziani Duodo possedevano vasti appezzamenti nella zona di Monselice, situata ai margini dei colli Euganei. Fu però Francesco Duodo (1518-1592) che, acquistando la collina e la rocca, diede inizio al grande progetto di costruzione di un’ampia villa e di un primo tempio (la chiesa di San Giorgio), cui poi si sarebbero aggiunte le altre sei cappelle del complesso. Quando Francesco morì, il compito di seguire il progetto ricadde sul figlio Pietro (1554-1610) che incaricò l’architetto Vincenzo Scamozzi di dar vita al cosiddetto Santuario delle Sette Chiese. Pietro ottenne da Paolo V che i pellegrini in visita al Santuario godessero delle stesse indulgenze di chi si recava nelle sette basiliche di Roma. Infine Nicolò, dopo un’intensa vita spesa tra incarichi politici e diplomatici, nel 1720 affidò ad Andrea Tirali il completamento delle sette chiesette. Fece poi realizzare una grotta artificiale a ricordo del soggiorno nel luogo di San Francesco Saverio (1557) e completò anche la villa.
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